martedì 22 luglio 2014

ANGES Mostra fotografica di Davide Cerati





VIDEO DELLA MOSTRA 



ANGES

Mostra fotografica di Davide Cerati

Musée église Saint-Nazaire
Bourbon-Lancy, Francia
dal 13 luglio al 15 settembre 2014

Eté des Portraits 2014

Angeli. Belli o brutti, buoni o bastardi, introversi o arroganti, molto spesso inquieti, fragili, lievi. Tutti diversi uno dall’altro, ognuno cresciuto dentro un film diverso, ognuno destinato a futuri differenti. 

“Angeli” è un progetto di ricerca personale di Davide Cerati, iniziato nel 2003 e destinato a non avere una fine. Sono nati, in genere, dentro lo studio, spesso durante veloci attimi di fine set. Lì sono cresciuti e hanno vissuto la metamorfosi che li ha portati in vita. A volte escono dall’archivio di Davide e volano da qualche parte, rendendosi visibili al pubblico: sono stati esposti più volte in Italia, in forme e modalità diverse. Ora sono volati in Francia, in Bourgogne, per materializzarsi in una nuova apparizione nella bellissima chiesa romanica diventata museo, nell'ambito del Festival internazionale "Eté des portraits". Alcuni su grandissimi veli semi-trasparenti, appesi nel vuoto della navata centrale, altri stampati su carte fine-art artigianali, realizzate a mano appositamente per Davide da un mastro cartaio italiano, su specifiche indicazioni dell’autore. 



I miei angeli sono già stati esposti in Italia, in forme più tradizionali, ma erano dieci anni che aspettavo l'occasione per esporli al pubblico così, e in un luogo affascinante come questo. Un progetto per il quale ho lavorato molto; un momento e una forma di esposizione ( le grandi garze semi-trasparenti, le carte a mano, l'integrazione tra le mie immagini e le statue, i quadri ) desiderati per tanti anni. Tutto è stato magico, dal complesso allestimento all'inaugurazione affollata, dalla presenza di tanti amici all'atmosfera incredibile. Ho apprezzato, con infantile compiacimento, gli occhi umidi di una signora davanti ai grandi veli, alle note di Mozart e Debussy, al profumo di incenso che sapeva di sottobosco umido. 
E l'affetto dei francesi... David Seratì... come mi piace quando i francesi mi chiamano David Seratì!  :)


1 commento:

  1. Ti seguo da un po caro Davide' come ti chiamerebbero i francesi! Apprezzo molto le tue opere. Quando tornerai in Italia con le tue mostre sara' un piacere!

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